“Donatami a Serpenizza il 27 Agosto 1916 dal Cappellano del mio Reggi.to D. Alessandro De Rossi, per ricordarlo, al quale debbo infinita riconoscenza e di cui ammiro fede e eroismo. La fotografia rappresenta il De Rossi in tenuta da Cappellano”
Questo ha scritto Flavio sul retro della fotografia che pubblichiamo oggi e che ritrae una delle figure più presenti al suo fianco durante la Grande Guerra, almeno per la prima parte del conflitto: Don Alessandro De Rossi, Cappellano del 4° Battaglione.
Il primo incontro tra Flavio e Don Alessandro avviene il 12 settembre 1915 mentre il 31 agosto 1916, per quello che possiamo sapere dai diari, è l’ultima volta che si salutano al fronte. Per circa un anno di guerra, le strade e le storie di Flavio e Don Alessandro si incrociano più e più volte, prima sul fronte trentino e poi su quello orientale.
Numerosi gli episodi e gli aneddoti raccontati da Flavio a proposito dell’amicizia nata con Don Alessandro. Ad esempio, il 21 giugno 1916 vanno a intercedere per l’amico Alfredo Negroni, malconcio per una caduta, presso il Capitano Sacchi, molto probabilmente per trovargli una sistemazione alle Salmerie dove prestò servizio Flavio durante la seconda parte del conflitto. A quell’incontro è presente anche l’attendente del cappellano, Giovanni Soave, anch’egli amico di Flavio. Ci piace ricordare anche lui in questa occasione, pubblicando l’unica fotografia in nostro possesso che lo ritrae.
Sul retro Flavio ha scritto “Donatami il 27 8 1916 dal carissimo [ndt. ?] Giovanni attendente del De Rossi”. Purtroppo l’unica parola che non si riesce a leggere è proprio il cognome del soldato ritratto ma non crediamo ci possano essere dubbi. Corrisponde anche la data visto che nei diari del 27 agosto 1916 Flavio racconta di aver incontrato Don Alessandro tornato a Serpenizza con il 53° Battaglione.
Il 31 agosto 1916, Flavio scrive “D. Alessandro parte e va quale cappellano al 60° reg. fanteria e dispiaciutissimi di separarci ci salutiamo”. Da queste poche parole traspare ancora una volta l’amicizia che legava i due e, infatti, da quel giorno in poi, Flavio annota una continua corrispondenza con Don Alessandro De Rossi fatta di lettere e di cartoline di cui purtroppo non abbiamo trovato testimonianza.
Le uniche altre informazioni a riguardo del Cappellano le troviamo sempre nei diari di Flavio, in cui è annotato che il De Rossi era originario di Montefiascone, in provincia di Viterbo. Ci piacerebbe saperne di più e chissà se questo post ci possa aiutare a trovare qualche notizia in più a proposito di Don Alessandro De Rossi.
Intanto, questo è il nostro modo per ricordarlo e ringraziarlo di essere stato vicino a nostro nonno durante quei terribili momenti.
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Nel suo diario, Don Tarcisio Raumer (Schio VI 10.08.1884 – Malo VI 08.11.1950) scrive:
– 12/09/1918 Arriva a Malo la 5^ Ambulanza Chirurgica d’Armata con 14 grandi autovetture che si allineano in “Cavallerizza” (piazzale di fronte la canonica, a fianco del duomo). In canonica prende alloggio il cappellano militare e si alloggano alla meno peggio anche altri quattro preti soldati.
– 21/10/1918 Stamane sono partite quattro autovetture dell’Ambulanza Chirurgica e insieme, come magazziniere, Don Lionello Gennai, arciprete di Montecatini di Volterra, nostro caro ospite.
– 22/10/1918 E’ partita per la Piave anche la rimanenza dell’Ambulanza Chirurgica. Ricordo il cappellano mil. prof. Don Alessandro De Rossi di Montefiascone.
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