Il blog di un bersagliere

Una serata sulle tracce della Memoria – Zagarolo, 6 dicembre 2015

locandina zagarolo

Una serata emozionante sulle tracce della Memoria. Questo il risultato dell’iniziativa dell’Associazione Amici di Zagarolo che ha organizzato l’evento “Se un mattino tu verrai – Zagarolo nella grande guerra” svoltosi il 6 dicembre nella sala del Teatro Mario Fani, nel centro storico della cittadina laziale. Un evento per (ri)cominciare a parlare dei concittadini che sono partiti per la Prima Guerra Mondiale, specialmente di quelli che non sono più tornati.

In occasione dei 25 anni dell’Associazione e per dare il via a un progetto di raccolta di ricordi, testimonianze, fotografie dei cittadini di Zagarolo che hanno partecipato alla Grande Guerra, è stato allestito un evento-spettacolo che ha coinvolto tutti i partecipanti in una riflessione sul dramma della guerra.

In apertura, ha preso la parola il Presidente dell’Associazione Alessandro D’Ambrosi che ha illustrato gli obbiettivi che gli “Amici di Zagarolo” si sono posti. La serata del 6 dicembre, infatti, ha voluto essere solo la prima di una serie di iniziative per riallacciare i fili di una memoria collettiva per non dimenticare tutti quegli uomini che cento anni fa sono partiti da Zagarolo per andare al fronte. Si è già iniziato con la meritoria opera di rintracciare le notizie (purtroppo poche) riguardanti i caduti, grazie alla consultazione dell’Albo d’Oro, ma altre attività sono già in programma, ad esempio il restauro del Monumento ai Caduti che si trova proprio di fronte allo splendido Palazzo Rospigliosi.

monumento ai caduti

La parola è poi passata a Gabriele Quaranta, autore della piccola ma preziosa pubblicazione stampata di fresco e presentata in quest’occasione, speriamo preludio alla realizzazione di una mostra e di una uscita editoriale ancora più corposa. Molto toccante l’elenco dei caduti di Zagarolo e delle loro tragiche storie a chiusura dello scritto.

Alessandro e Gabriele

Alessandro D’Ambrosi e Gabriele Quaranta

Alla fine del suo intervento, con molta cortesia, Gabriele ci ha invitato sul palco per presentare il nostro progetto. Per l’occasione abbiamo pensato di leggere le parole scritte da Flavio il 4 luglio 1915 e che esprimono bene quanto fosse legato al paese natio nonostante si fosse trasferito a Roma con tutta la famiglia già da alcuni anni.

A concludere questo momento introduttivo, Alessandro D’Ambrosi ha letto, o per meglio dire recitato con intensità, la poesia di Trilussa “La ninna nanna della guerra”.

Sono poi saliti sul palco i musicisti ed è iniziato il recital di Carlo Ghirardato “Se un mattino tu verrai”. Affiancato da Roby Franceschini al basso e Benni Pai Parlante alle percussioni, Carlo Ghirardato, voce e chitarra, ci ha accompagnato in un viaggio emotivamente molto intenso nella musica del mondo che ha raccontato il dramma della guerra. Da Fabrizio De André a Bob Dylan, passando per antichi folk tedeschi e francesi fino alla canzone napoletana, per finire con una quanto mai appropriata Imagine di John Lennon.

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Grazie al potere evocativo di queste canzoni, dei loro testi e dei puntuali e opportuni commenti introduttivi di Carlo Ghirardato, siamo stati proiettati sui fronti di guerra passati e presenti, a rivivere i drammi di uomini e donne che pur appartenendo a popoli diversi hanno subito gli stessi orrori. Se questi musicisti dovessero capitare dalle vostre parti non perdete l’occasione di ascoltali.

Scaletta 2015_12_06

La serata è finita tra complimenti ai musicisti, saluti calorosi e promesse di future collaborazioni. Si torna verso la macchina, ma prima un ultimo sguardo al Monumento ai Caduti e una pizza al Giardino (altri ricordi d’infanzia) proprio di fronte al palazzo dove nacque Flavio e dove campeggia la targa che ricorda che li nacque anche quello “famoso” tra i Petrassi: Goffredo.

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Ringraziamo l’Associazione degli Amici di Zagarolo, in particolare il Presidente Alessandro D’Ambrosi e Gabriele Quaranta, per l’invito e per averci dato l’opportunità di presentare durante la serata “Il blog di un Bersagliere” davanti ad una platea in cui sedevano i diretti discendenti di parenti, amici e commilitoni, nominati da Flavio nei diari; uno fra tutti, Edoardo Calzoletti, ex sindaco di Zagarolo, nipote di quello “Zio Edoardo” con cui Flavio scambiava corrispondenza e che ricorre spesso nei suoi resoconti giornalieri. A proposito di Memoria, ci avete regalato una serata da ricordare.

La ninna nanna della guerra

Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe dun impero
mezzo giallo e mezzo nero.

Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;

che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Ché quer covo dassassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.

Fa la ninna, cocco bello,
finché dura sto macello:
fa la ninna, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.

E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!

Trilussa (Fonte: Canzoni contro la guerra)