Il blog di un bersagliere

Caporetto: la realtà e la percezione

Il 25 maggio scorso, “Il blog di un bersagliere” è stato ospite e allo stesso tempo protagonista della Conferenza “Caporetto: la realtà e la percezione” a cura di Giorgio Galeazzi e Oreste Rossi della Società Storica per la Guerra Bianca.

Poche settimane fa siamo entrati in contatto, in maniera un po’ casuale, con Oreste. Quando mi disse che stava preparando una conferenza su Caporetto, pensando che potessero essergli di aiuto, gli spedii le trascrizioni dei diari scritti da Flavio durante quei tragici giorni. Stavo forzando la mano facendo una eccezione alla nostra regola “che devono passare 100 anni” ma mi sembrava giusto. Successivamente gli mandai anche un paio di scansioni dei diari di quei giorni sempre con intenzione di aiutarlo ad allestire la sua presentazione. Non sapevo in che “guaio” mi stavo cacciando.

Dopo qualche settimana di silenzio, Oreste mi manda la locandina della Conferenza, invitandomi al Convegno, ma non come semplice uditore. Mi chiedeva, invece, in qualche modo, di essere parte attiva della serata.

Mentre comincio a preoccuparmi perché ancora non so cosa mi chiederà di fare esattamente, trascrivo in fretta i diari spingendomi fino ai primi giorni di novembre del 1917.

Il 25 maggio, io e Francesca arriviamo alla sede della Associazione Nazionale Alpini che ospita la Conferenza e solo in quel momento scopriamo la perfetta regia che ha messo in piedi Oreste con la complicità di Giorgio, l’altro relatore.

Il racconto dei giorni di Caporetto, infatti non era pensato come una fredda esposizione dei fatti in cui i relatori parlano e l’uditorio ascolta. La struttura ideata da Oreste e Giorgio, invece, dava vita a un suggestivo rincorrersi tra “voci” diverse che andavano a riprodurre, appunto, la realtà dei fatti e la percezione che di questi si aveva a distanza.

Oreste e una delle voci della serata: Angelo Gatti

Oreste e una delle voci della serata: il bersagliere Flavio Petrassi

Oreste si era ritagliato il ruolo di moderatore della serata e descriveva, giorno per giorno, i principali avvenimenti bellici e il progressivo spostamento del fronte. Ma poi, come un navigato regista, lasciava la parola ai diversi protagonisti della serata, dal Generale Cadorna (di cui vengono letti sia i bollettini di guerra ufficiali sia le lettere che scrisse ai familiari) al Generale Angelo Gatti (di fatto storico ufficiale di Cadorna stesso), dai giornalisti che all’epoca scrivevano sui più importanti quotidiani italiani fino al bersagliere Flavio Petrassi che di quei fatti è stato protagonista e testimone. E questa pluralità di voci, e qui la splendida idea di Oreste, è stata resa evidente facendo leggere i testi da persone diverse. A me è toccato l’onere e l’onore di leggere i diari di Flavio. Ho cercato di farlo nel miglior modo possibile nonostante l’emozione fosse tanta.

Giorgio Galeazzi commenta gli articoli di un quotidiano dell’epoca

Le pagine del diario del bersagliere Flavio Petrassi

Il risultato è stato interessante, emozionate e coinvolgente, tanto da suscitare più di una volta l’intervento di qualche uditore che aggiungeva ulteriori particolari al racconto.

A riprova dell’attiva partecipazione del pubblico, l’allungamento dei tempi che ha determinato la chiusura della serata con il racconto dei fatti del 29 ottobre 1917. Ma a grande richiesta della platea, è stata lanciata la proposta di una seconda serata già programmata per il prossimo 22 giugno. Vi terremo aggiornati qui su “Il blog di un bersagliere”. Se siete da queste parti, e vi interessa partecipare, potete inviare una mail a info@guerrabianca.it.

Per chiudere, ringraziamo ancora Oreste Rossi, Graziano Galeazzi e tutti i soci della Società Storica per la Guerra Bianca per l’attenzione dedicata ai diari di Flavio e la calorosa ospitalità: ci avete fatto veramente sentire a casa.

E ancora una volta, quest’avventura ci ha regalato emozioni e incontri da ricordare.

Fabrizio e Francesca

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