Dopo aver riposato qualche ora dall’arrivo da Cividale, alcuni colpi di cannone attirano la mia attenzione e quindi mi levo esco dal mio baracchino e vedo un aeroplano nemico che con voli insoliti e sospettosi, vola sopra di noi. L’uccellaccio getta qualche bomba e con segnalazioni avverte l’artiglieria nemica insegnando ad essa il bersaglio da colpire che è Serpenizza. Il nostro Comando ha sempre creduto e sostenuto, che Serpenizza è impossibile che tiri dell’artiglieria nemica possano colpirla, data la distanza dalle linee nemiche e data la sua posizione nella conca omonima, coperta dal Polonik. Oggi, invece, alle ore 11 hanno cominciato a bombardarla e con precisione, colpendo anche l’intera zona fino al Kuntri. Il bombardamento non ha arrecato molti danni perché dal sospettoso areplano i soldati si sono quasi tutti portati al coperto, e se ciò non fosse avvenuto le vittime si sarebbero contate in buon numero. Qualche casa e qualche baracca sono state danneggiate e nulla più. Date le dichiarazioni del nostro Comando circa la sicurezza di Serpenizza tutti crediamo che cannoni di recente modello siano stati piazzati sul Grande e sul Piccolo Iavorcek per battere questo piccolo centro militare. Il bombardamento è cessato alle 2 pomeridiane, quando i cannoni nostri di Jana Planina di rimando hanno aperto il fuoco sui due Iavorcek. Un nostro aeroplano da caccia, alle ore 1 ha lottato con il sospettoso nemico delle segnalazioni e lo ha abbattuto sopra Caporetto. Dopo il fuggi fuggi, salva salva , scampati dal bombardamento, dopo la fine di questo siamo tutti tornati alle nostre occupazioni, commentando il fatto inaspettato.
31 ottobre 1916 “L’uccellaccio getta qualche bomba”
31 Ott
Questa voce è stata scritta da fpetrassi e pubblicata il 31 ottobre 2016 su 06:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag Bersaglieri, Caporetto, First World War, Grande Javorcek, grandeguerra, Iavorcek, Jana Planina, Piccolo Javorcek, Prima Guerra Mondiale, Serpenizza.
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