Vado a fare la visita al Sig. Maggiore Punzo, il quale mi riceve con la solita cordialità. Alle ore 12 mi reco al civico cimitero e cerco la tomba del povero cugino Ambrogio e trovatala, recito poche preci e lascio ardere due piccoli ceri su di essa. Dopo pranzo scrivo a zio Amedeo Calzoletti informandolo di quanto sopra. La sera riparto alla volta di Serpenizza, dove giungo il giorno seguente all’alba.