La mattinata è bella e fresca. Velivoli nemici nostri volano sopra di noi. Alle ore 10 incominciamo a sentire e poi a vedere lo scoppio di alcuni proiettili di grosso calibro che ogni dieci minuti, uno cade su Zaga e d’intorni, bombardando. A quanto sembra il nemico vuole bombardare i ponti sull’Isonzo che si trovano su questo punto, ma il suo obbiettivo fallisce completamente poiché non riesce solo che ad uccidere 5 alpini e ferirne altrettanti senza produrre danni materiali né ai ponti né ai fabbricati del paese. A sera incomincia un vivissimo fuoco di artiglieria tra il monte Rombon, il Cucco e la conca di Plezzo, ma si ignora se il fuoco sia del nemico o delle nostre batterie. Da qui a Serpenizza si vede il lampo delle bocche di fuoco e poi si ode il rombo e l’eco dei colpi.
11 aprile 1916 “il nemico vuole bombardare i ponti sull’Isonzo”
11 Apr
Questa voce è stata scritta da fabpetra66 e pubblicata il 11 aprile 2016 su 07:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1916, Bersaglieri, First World War, fronteitaloaustriaco, grande guerra, Isonzo, Monte Cucco, Monte Rombon, Plezzo, Prima Guerra Mondiale, Serpenizza, Zaga.
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