Alle ore 4 al mio solo plotone ci viene distribuito il brodo; poi alle ore 5 sotto il comando dell’intelligente e svelto sottotenente Sig. Massetti Ugo si parte per una ricognizione, ossia esplorare i boschi che ci separano dal 17° battaglione al quale dobbiamo ricongiungerci. Il tragitto e’ faticoso e pericoloso perché si marcia dentro un bosco fittissimo e sempre ripido perché così è il monte che si ascende. Andiamo a fare la pattuglia di punta e di questa sono il primo e così anche del plotone sono il battistrada, si marcia in perfetto silenzio esplorando accuratamente tutto il bosco, fucile carico e.. rovesciato per poter sparare alla minima distanza. Alle ore 7.30 ci fermiamo in una splendida posizione, felicemente, io primo uomo di punta incontro il primo uomo di punta del 17° battaglione. Di ciò avverto chi mi segue e la voce arriva fino al tenente e così ci fermiamo perché il nostro compito e’ finito e ci sistemiamo così come prescrive il regolamento. Alle ore 8, dopo aver preso posizione, il tenente, io ed altri 4 bersaglieri, che siamo chiamati Stato maggiore, perché il tenente ci pone stima e fiducia, ci fermiamo al centro del cerchio che formato dalle guardie, quelli di noi che formano il resto del plotone, e là facciamo colazione, fra alberi freschi e aria buonissima di montagna. A noi, sempre dello Stato maggiore, il tenente offre vino, gallette, cioccolata e formaggio e champagnino che consumiamo allegramente perchè abbiamo compiuto il nostro dovere.
Dopo la colazione, ringraziamo il tenente, mentre il plotone è di guardia alle posizioni, noi, Stato maggiore, vegliamo sull’erba fresca sotto l’ombra delle numerose piante di abete che ci riparano dal sole un po’ cocente. Dopo aver riposato sulle posizioni, alle ore 2 abbiamo ripreso la via del ritorno proseguendo l’esplorazione con lo stesso ordine dell’andata, ossia io uomo di punta e così via, siamo giunti al posto di guardia dove eravamo partiti alle 4.30 pom. senza avere incontrato traccia del nemico. Giunti al posto di guardia notiamo che durante la giornata le nostre posizioni (Passo di Gobbera), sono state saldamente rinforzate e l’artiglieria che è con noi ha cambiato posizione. Questo spostamento e rafforzamento e’ stato diretto da un tenente colonnello di Stato Maggiore venuto a tale scopo perché il comando di questo settore sotto gli ordini del tenente generale cav. Luigi Lenchantin e’ stato informato che a venti chilometri da noi sono fermi, pronti da avanzare circa 5000 Bavaresi, provenienti dalla Germania nel Trentino, i quali per venire in Italia, secondo la loro intenzione, dovranno passare in questo punto (Passo di Gobbera) dove noi siamo fermi a fortificarci. Alle ore 6 la compagnia smonta di guardia e si reca all’accampamento.
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