La fotografia che pubblichiamo oggi ritrae un gruppo di soldati a dir poco eterogeneo. Alcuni non portano neanche la giubba. Il soldato in piedi a sinistra e i due accosciati a sinistra, sembrano avere mostrine a pipa al bavero, quindi, genio, artiglieria o qualche servizio. Quello in piedi a destra, che sembrerebbe proprio nostro nonno Flavio, ha la giubba da bersagliere ciclista.
Come ci ha scritto uno degli amici esperti “questa foto è veramente fuori dagli schemi finora visti. Sembra più una foto da set cinematografico […] Le tenute sono varie, da guerra del “vietnam”, essenzialmente il meglio che ti serviva che non era obbligatoriamente militare. Solo quattro in questo momento hanno la giacca d’ordinanza e per gli altri si può vedere sotto cosa che nei report di guerra passa sempre inosservato: panciotti, maglioni ed alcuni capi sembrano anche imbottiti, nei risvolti si vede il bianco forse di lana.”
I capelli cortissimi (potremmo definirlo un taglio anti-pidocchi) ce li fa quasi immaginare come appena usciti dal “trattamento”.
Alle loro spalle dei baraccamenti (quelli di Serpenizza?) e poi sullo sfondo delle montagne. Il luogo sembrerebbe somigliare a quello in cui era stata scattata un’altra foto di gruppo.
Un fotografia che trasmette bene il senso di cameratismo che si instaurava in quei luoghi, in quei giorni, in quelle condizioni.