Leggendo i diari di guerra di nostro nonno si capisce come negli anni si sia trovato a seconda delle circostanze, più o meno vicino alla linea di fuoco. Se, ad esempio, nel 1915 Flavio era stato al fronte rischiando anche la vita sul Monte Maggio, negli anni successivi, pian piano riesce a trovare una posizione più sicura, lontana dalla prima linea, almeno per la maggior parte del tempo. Ad un certo punto viene assegnato alle Salmerie del 4° Battaglione e Flavio non nasconde la sua contentezza. Come non nasconde la sua preoccupazione ogni qual volta sembra debba tornare in prima linea. E poi ci sono momenti in cui la guerra gli si presenta di nuovo in tutta la sua violenza.
La sequenza di foto che pubblichiamo oggi, lo vede ad una scrivania, al lavoro insieme ad altri due commilitoni, forse proprio per le Salmerie. La qualità non è delle migliori forse perché scattate in interno. Sono tutte stampate in formato cartolina postale e quindi pronte per essere spedite.
Nella prima (in un ordine che è solo supposto da noi) compare solo Flavio, alla scrivania appunto.
Nella seconda Flavio è sempre seduto alla scrivania ma intorno a lui vi sono due compagni. Solo uno è ben inquadrato e sfodera dei baffetti e un sorrisetto come se durante questi scatti stessero scherzando.
L’ipotesi di una atmosfera scherzosa sembra essere ribadita dalla terza foto in cui Flavio tiene in mano il mazzo di fiori che nelle fotografie precedenti era in un vaso sul tavolo.
Chissà come su cosa scherzavano Flavio e i suoi due commilitoni di cui purtroppo non conosciamo il nome. Sarebbe bello riuscire ad associarli a due dei tanti nomi che Flavio annota nei diari.