Nella mattinata, mentre il cannone tuona, e quando la nebbia permette di far godere l’occhio aprendo alla visuale i panorami ov’è annidato il nemico, prendo il binocolo della compagnia e mi diverto ad avvicinarmi coll’apparecchio quanto di più mi piace. Certo, quanto mi è dato vedere, forse perché l’occhio ormai abituato in brulli monti, mi si presenta meraviglioso. Non più alti monti, non più rocce. Altipiani erbosi e scoperti solcati spesso da vie principali e secondarie quali indicano la via che dovremo seguire per giungere all’agognata Trento, che a breve distanza da questi altipiani, si erigge nell’attesa febbrile dei Bersaglieri italiani che si recano a sciogliere dalla lunga e forte catena che la lega da parecchi anni, per unirla insieme alla compagna redenta Trieste, alle altre cento città della grande Italia che ansiose aspettano le due sorelle. Questi altipiani sono ovunque, nelle posizioni strategiche, tracciati di grandi trinceramenti con robusti reticolati, con alcune batterie di artiglieria, difesi ancora dai forti mobili con […] corazzate, tutti pronti a frenare se gli sarà possibile, il nostro impeto col quale ben presto andranno a cozzarvi contro per […] fortificazione preparata per ostacolare la nostra marcia che prossimamente si inizia verso la città redenta, da dove sembra che anche la voce del Gran poeta Dante si eleva dal bellissimo monumento che maestoso e bello si eregge nella piazza omonima della città, giunge fino a noi implorando la sollecita liberazione dalle catene dell’Aquila austriaca simbolo delle generazioni barbare delle quali si approssima la distruzione.
Assisterò fino all’avverarsi di questo antico sogno per la cui causa compio i più grandi sacrifici sacrificando perfino la mia vita? Lo spero, perché anche il buon Dio al quale sono affidate le sorti di tutti gli uomini proteggerà me e la giusta causa che combatto. Dalle 12 alle 14 alcune fucilate nemiche vengono sparate al nostro indirizzo, fortunatamente però senza alcun risultato. Alle 15 il bel sole di Luglio però non cocente rischiara completamente quanto si presenta alla nostra vista facendo rilevare con più facilità quanto vi è da guardare, specialmente le bianche vie provinciali spiccano candide a questo Sole, e sono deserte, sembra vogliono conservarsi per quando noi andremo a passarvi, in marcia liberatrice. A tanta naturale bellezza ci sentiamo spinti e sembra che nessun freno sia capace ad arrestarci per ivi giungere e godere ciò che santamente e giustamente è nostro, ma la rassegnazione influisce sul nostro animo di giovani bersaglieri e di civili italiani, facendoci ragionare che anche piano e con l’animo sicuro e la coscienza ferma si va dove si vuole, sempre però con l’aiuto di Dio salvatore.
All’improvvisamente il tempo si cambia incomincia a soffiare fortemente il vento gelido e ben presto toni ed acqua torrenziale si scatena sopra di noi, che non troviamo ricovero e siamo costretti bagnarci come Dio vuole. Alle 16 la tempesta cessa il vento calma ed il sole riappare rinfrancando con i suoi caldi raggi, le nostre membra, alle 18 smonto di guardia ed insieme alla mia squadra sono subito comandato a prendere l’acqua, servizio che per soddisfarlo […] fare fra andata e ritorno 3 buone ore di ripidissima montagna.