Alle ore 5, mentre tutti riposano si ode un colpo che in un momento causa l’allarme generale, perché tutti si sta sempre fra il sonno e la veglia dato che anche il cannone non lascia tranquillità. Fra l’allarme, si odono i gemiti di un bersagliere che ha avuto forato un piede da un colpo partito dal suo fucile mentre stava a pulirlo, ignorando che fosse carico. Presto soccorso, il bersagliere è stato portato al più vicino ospedale che non so dove sia e subito è ritornato all’accampamento lo stato primitivo. Durante la giornata nulla di notevole. La sera alle ore 8 si parte per raggiungere il confine, si va di notte perché l’artiglieria nemica batte senza tregua le nostre posizioni e le vie che … ai forti e alle cime di questi alti monti. Nella notte il transito è stato difficilissimo perché lungo e sempre in montagna salendo su rocce, spesso il cielo era illuminato da potenti riflettori nostri e nemici che scrutavano l’orizzonte per paura che gli aeroplani che qui sono frequenti venissero a segnalare e molestare le nostre posizioni. Alle ore 9 dopo lunga marcia giungiamo sulle cime del Gusella dove ci siamo attendati.
In queste cime abbiamo trovato il 72 ° reggimento fanteria il quale ha ceduto a noi le posizioni e si è ritirato in seconda linea.