Il freddo mi fa uscire dalla tenda alle ore […] e mi vado a bevere mezzo litro di latte poi il sergente Bottiglia ci chiama un’adunata e ci porta davanti il capitano il quale ci fa una lunga lezione di morale commentando contemporaneamente l’esito dei colpi di cannone che si odono a Sud.
Alle ore 9 un mio compagno si reca alla vicina Primiero e gli dò l’incarico di comprarmi del vitto. Alle ore 11 si fa pulizia alle armi e alle ore 3 si passano in rivista, alle ore 4 vado a prendere dall’amico quanto gli avevo ordinato e questi con £ 1,40 mi porta gram. 250 di pane e gram. 200 di salame discreto. Alle ore 5 mi viene comandato di montare la guardia e oppongo mio rifiuto perché ho come ho già detto quattro giorni di riposo cosa che faccio rilevare al sergente che mi ha comandato. Il rifiuto giova ed io non monto. La giornata è bella ma nella serata cade la consueta pioggia. Alle ore 7 arriva al nostro campo un plotone di 50 allievi sergenti che vengono da Roma e tutti corriamo da loro per farci dare notizie di Roma della guerra ed altro. Questi invece ci annunziano che a Roma si è sparsa la voce della distruzione completa del 2° Reg. Bersaglieri al quale noi facciamo parte. Noi tutti indignati della falsa notizia e preoccupati dell’agitazione che avrà provocato nelle nostre famiglie, lanciamo invettive di ogni genere contro il maligno propagatore ed io mi affretto a scrivere a Mamma una lettere che la rassicuri della mia esistenza e della mia salute.
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