29 maggio appena consumato il caffè vado dal barbiere per farmi la barba, questi prepara un rialzo di terreno e la mi seggo e poi mi viene fatta la barba e pago 4 soldi.
Alle ore 8 il nostro capitano ci raduna per farci alcune assicurazioni di carattere igienico circa la cura di tenere della propria salute per non incorrere a tifo ed altro e ad animali che in queste regioni sono abbondanti.
Appena uditi i consigli del capitano mi reco subito in un vicino corso d’acqua e la lavo come meglio posso una buona parte del mio corredo, nel ritornare poi alla mia tenda trovo che uno dei miei compagni di tenda è malato di malattia infettiva e così viene separato da noi e noi separati dall’accampamento in una tenda a rispettiva distanza per non provocare il propagarsi del male di cui anche noi siamo […] sospetti. Nel pomeriggio la temperatura è rigida e il tempo è piovoso e siamo costretti a consumare il rancio e il resto della giornata sotto la tenda e tra favolette allegra passiamo il tempo che diventa noioso. Ci vengono distribuite sigari e sigarette. Il capitano ci avverte che provvederà per il buon andamento della posta di cui tutti i bersaglieri reclamano, e ci avverte anche di limitarsi a scrivere i soli saluti perché la corrispondenza è sottoposta alla censura di guerra. Nella mattina abbiamo fatto la pulizia delle armi.
Pingback: Grazie! | Il blog di un bersagliere