Tempo bello. Continuano ad affluire le truppe in ritirata di tutta la 2° Armata, le quali vengono concentrate e vettovagliate a Premariacco. Qualche aeroplano nemico può giungere fino a noi e gettarci poche bombe, ma presto i nostri velivoli da caccia s’innalzano e impegnano combattimenti con l’avversario il quale perde circa 10 velivoli durante il corso della giornata. Ci giungono confuse notizie circa il successo del nemico il quale sembra voglia avvicinarsi a noi. Alle ore 11 abbiamo ordine di sgombrare anche questa zona e portarci dietro il fiume Tagliamento dove è la nostra estrema linea di difesa. Viene ordine di sgombrare Cividale del quale vengono incendiati tutti gli edifici militari. Iniziamo la seconda marcia di ritirata e passiamo a Udine. La popolazione di questa città s’impressione al nostro passaggio e presto incomincia a seguirci. I treni rigurgitano di popolazione che abbandona Cividale e Udine. Nelle strade si aggiungono alla nostra già grande, la colonna di gente fuggita dai paesi che invade il nemico. Un pellegrinaggio di dolore, carri che trasportano vecchi donne e fanciulli e automobili le persone più agiate. La confusione è indicibile e il pianto doloroso di questa gente è profondamente straziante. Ci fermiamo a fare tappa a Udine per la notte.
26 ottobre 1917 “Ci giungono confuse notizie circa il successo del nemico”
26 Ott
Questa voce è stata scritta da fpetrassi e pubblicata il 26 ottobre 2017 su 05:09. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1917, Bersaglieri, Caporetto, Cividale, First World War, grande guerra, Prima Guerra Mondiale, Udine.
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