Alle ore 6 mi levo e subito mi reco a posto per la fanfara e trovo che il battaglione è già in partenza. In fretta e furia preparo le mie robe ed il cavallo e rincorro il capitano Corso il quale ha il cavallo a disposizione. In tutto il percorso fino ad Imer troviamo lavori militari che fervono febbrilmente e troviamo tutti i luoghi difesi e sistemati ossia compiuti i lavori che furono incominciati quando noi partimmo da qui. Ad Imer arriviamo alle ore 12 e riposiamo per due ore e durante tale tempo consumiamo il rancio. Alle ore 2 partiamo alla volta di Fiera di Primiero dove giungiamo alle ore 3 ricevuti e accolti bene. Anche qui i bersaglieri sono i ben veduti e gli amati. Forse perché furono loro ossia fummo proprio noi dello stesso reggimento a redimere queste terre. Qui a Fiera alloggiamo tutti nelle caserme ed io con Soave in una famiglia particolare quale famiglia Martino Turra, la quale ci ospita e ci tratta benissimo e con amore preparandoci infine anche la cena. In serata ho scritto una cartolina a Mamma.
27 gennaio 1916 “fummo proprio noi dello stesso reggimento a redimere queste terre”
27 Gen
Questa voce è stata scritta da fabpetra66 e pubblicata il 27 gennaio 2016 su 07:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1916, Bersaglieri, Fiera di Primiero, First World War, grande guerra, Imer, Martino Turra, Prima Guerra Mondiale, Soave.
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