Il blog di un bersagliere

24 ottobre 1915 “Il terreno è cosparso di feriti e morti”

Incominciamo a lavorare al posto di medicazioni e più tardi scrivo una cartolina a Mamma. Da questa altura, Termine 12, l’occhio ammira uno splendido panorama sul quale si vede anche da qualche giorno e si ode il fragore di fucili, mitragliatrici e cannoni e ciò ci fa pensare, che la battaglia è impegnata alla nostra destra rispetto al nemico ossia nel settore della Val Sugana.

Alle nostre spalle abbiamo lasciato Monte Molon ed il campo omonimo dove fervono i preparativi per i ripari invernali, a destra i forti nemici Belvedere e Lucerna, il primo bianco e sconvolto dai nostri proiettili di grosso calibro e l’altro sconvolto e rossastro sembra cioè che in esso è continua la fiamma, ma fino ad ora nessuno dei due colossi è caduto nelle nostre mani. Convergendo da destra verso sinistra si presenta ai nostri occhi la Val Sugana con moltissime frazioni e paesetti composti da splendidi moderni caseggiati nonché da diverse palazzine, e così via fino al di fronte la Val Sugana  ed il bel piano di Folgaria che formano uno dei panorami più incantevoli e di luoghi più fertili del basso Trentino.

diari 24 ottobre 1915

A sinistra del Termine 12 vi è ormai la nota e famosa posizione da espugnare che già ci costa migliaia di vittime e grandi sacrifici del Trincerone di Bocca di Val D’Orsara (ndt Bocca di Val Orsara) , la Quota 1825 ed il Plaut e dietro questa posizione vi sono i forti nemici di Doss del Sommo, Sommo Alto. Queste e molte batterie mobili che continuamente ci molestano. Alle ore 10 per la prima volta indosso il bracciale della Croce Rossa per essere meglio distinto dal nemico nell’opera altamente umanitaria a cui sono stato chiamato. Su questo monte Termine 12 v’e’ anche il termine di confine che consiste in una colonna di travertino a forma di piramide che dalla parte austriaca segna con la lettera A e da quella italiana con la lettera I (i) e nella base in marmo colla scritta seguente : Termine nr. 12 Confine Tirolese e confine comunale di Folgaria 1853. Alle ore 6 incomincia il nemico a cannoneggiare lanciando bombe a mano, gas asfissianti ai bersaglieri del 4° battaglione che sono riparati sotto roccia alle falde del Trincerone dove però sono presi di filata  dalle artiglierie nemiche che fanno addirittura strage. Dopo il fuoco noi portaferiti ci portiamo con sollecitudine sul posto a recare soccorso e vediamo con nostro dispiacimento nel vedere le cause del fuoco.

Il terreno è cosparso di feriti e morti e dei superstiti impauriti rannodolati [?] nelle rocce e noi presto ci diamo all’opera e favoriti dal chiaro della luna, con immensa difficoltà e fatica, riusciamo fino al giorno seguente a trasportare tutti i feriti ed i cadaveri ivi rimasti.

diari 24b ottobre 1915

Questa voce è stata scritta da fpetrassi e pubblicata il 24 ottobre 2015 su 05:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Segui tutti i commenti qui con il feed RSS di questo articolo.

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