Alle ore 6 circa 100 pezzi della nostra artiglieria da 63-75-149-280 incominciamo a fare fuoco accelerato sopra i trinceroni di Bocca di Val D’Orsara, Plaut e Centrali e su questi si vede l’efficacia dei nostri tiri. Il fuoco denso dura fino alla sera e si vedono i trinceramenti sconvolti nel nostro versante. Mentre noi aspettiamo l’ordine di avanzare un bello spettacolo si presenta a noi e ne siamo anche i componenti. Il cappellano viene fra noi e ci presenta la Croce di N. S. G. Cristo, alla vista della quale tutti ci inchiniamo riverenti e la baciamo implorando soccorso. Nessuno esitò di prostrarsi alla presenza della Croce, neanche i più increduli: dopo il bacio, il cappellano ci fa recitare l’atto di costrizione e ci impartisce l’assoluzione fra la nostra più viva commozione. Lo spettacolo è stato dei rari ed indimenticabili. Mentre aspetto l’ordine di avanzare ricevo una lettera di Mamma che si contrappone con le sue parole, al momento triste che si sta per attraversare e ciò mi commuove. Sotto il fuoco denso, restiamo nell’attesa. Alle ore 5 incomincia l’avanzata del 2° bis e della nostra 6° Compagnia: il 2° bis viene presto respinto e la nostra 6° comp. viene ad occupare parte della trincea centrale e la sostiene fino all’alba e poi è costretta abbandonare la posizione perché presa fra due fuochi a destra e sinistra e ritirandosi lascia sul terreno molti morti e grande quantità di feriti ed ha ferito il suo capitano Tosi, ottimo ufficiale. Tutta la notte che la 6° Comp. era in posizione occupata a contenuto il fuoco di tutta la notte tanto di destra come di sinistra, tanto dai trinceroni vicini con fucileria, mitragliatrici e cannonate di tutti i calibri provenienti dai forti Doss del Sommo, Cherle e Sommo Alto. I nostri bersaglieri sono andati ben 9 volte all’assalto alla baionetta al grido fatidico di “Savoia” contro il nemico che si è scaraventato su di loro a masse enormi ed arrabbiato. I nostri nella ritirata hanno rilasciato 8 mitra e materiale nemico.
3 ottobre 1915 “ben 9 volte all’assalto alla baionetta”
03 Ott
Questa voce è stata scritta da fabpetra66 e pubblicata il 3 ottobre 2015 su 01:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1915, Alpi trentine, Alpi venete, Bersaglieri, Bocca Val d'Orsana, Dosso del Sommo, Forte Cherle, fronteitaloaustriaco, grande guerra, mamma, Nonno, Plaut, Prima Guerra Mondiale, Savoia, Sommo Alto.
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