Alle ore 5 andiamo a lavorare sulla strada in lavorazione del monte Gusella destinata a tutti i bisogni del settore ed appena presi gli attrezzi in mano passa un aeroplano nemico, ci scorge e presto ci segnala alla sua artiglieria, la quale non tarda di lanciarci addosso proiettili di piccolo calibro e shrapnel e granate il che ci obbliga a riparare in angoli morti e sotto gli alberi fino alle ore 4 ora in cui sospendiamo il lavoro mentre ancora 305 scoppiano sul Maronia ed altri calibri inferiori alle sue basi, dov’è parecchia truppa. Alle ore 4 scrivo una cartolina di saluti a Mamma. Alle ore 5 facciamo ritorno all’accampamento e mi danno una cartolina di saluti dalla famiglia Gentile ed una di Duilio Nardoni. Alle ore 5 ci mettiamo in ordine col zaino affardellato e cambiamo posizione sempre verso il monte Temine 20 ove insieme a noi viene anche il Comando del battaglione, ed insieme a questo, il cappellano, il quale dietro mio invito, dopo aver fatte le tende, viene al nostro quarto plotone a recitare il S.S. Rosario. Tutto il plotone riunito sotto un’abete grandissimo ascolta per la prima volta il S.S. Rosario recitato dal cappellano il quale ha dimostrato la sua soddisfazione di tale bello spettacolo e ci ha promesso di ripetere la stessa cosa ogni sera.
14 settembre 1915 “ancora 305 scoppiano sul Maronia”
14 Set
Questa voce è stata scritta da fabpetra66 e pubblicata il 14 settembre 2015 su 01:00. È archiviata in Avanzata, Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1915, 2° Reggimento, 4° Battaglione, 5° Compagnia, Alpi venete, Bersaglieri, fronteitaloaustriaco, grande guerra, Monte Maronia, Prima Guerra Mondiale, Termine 20.
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