Il cannone oggi si sente rombare più dei giorni scorsi. Nella mattinata un aeroplano nemico vola sopra di noi mentre il cielo incomincia la dolorosa pioggerella e a [….] lenta neve fino alla ore 3 ora in cui appena il cielo si è calmato, i bersaglieri in buona parte escono dalle trincee sotto le quali si sono bagnati perché non perfette ed hanno in queste occasioni ad elevare con gridi protesta per il cambio che ci spetta. Il capitano, dopo intese le proteste, dalla sua baracca asciutta e sicura dal tiro dell’artiglieria nemica esce e rivolge rimproveri ed anche promesse ai bersaglieri dicendo che per la patria […] più grossa di sacrifici. Alle ore 4 ricevo una lettera dell’amico Edmondo Wessermann.