Dopo il caffè incomincia la nostra artiglieria a bombardare le posizioni nemiche, poi cessa alle ore 7, ora in cui un nostro aeroplano s’innalza a considerevole altezza per esplorare le posizioni nemiche. Ben presto viene cannoneggiato dal nemico ma inutilmente. Il fuoco nemico non scoraggia l’ardito aviatore italiano, se quale più velocemente di prima, sfidava il fuoco nemico, si avvia a compiere il suo mandato. Dell’aviatore non si hanno più notizie. La giornata la passo tutta fino alle ore […] sotto la tenda a riposare, cosa rara, leggo alcuni giornali che mi capitano per pura combinazione ed in qualche descrizione trovo sollievo mentre in alcune provo profonda nostalgia e sento gli effetti della lontananza da tanto movimento pro guerra che fomenta in tutta Italia. Alle ore 7 si rimonta di guardia ai posti avanzati. Nella serata ricevo una cartolina illustrata di Mons. Franceschini.
16 luglio 1915 “sento gli effetti della lontananza da tanto movimento pro guerra”
16 Lug
Questa voce è stata scritta da fabpetra66 e pubblicata il 16 luglio 2015 su 01:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1915, 2° Reggimento, 4° Battaglione, 5° Compagnia, Alpi venete, Bersaglieri, fronteitaloaustriaco, grande guerra, grandeguerra, guardia, primaguerramondiale.
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