Alle ore 4 ½ dopo la sveglia tutti ci prepariamo alla partenza la quale riempie di gioia tutti i bersaglieri pensando prima che si rientra in Italia poi che saremo di riserva alla riserva cioè di riserva all’8° corpo d’armata il quale è di riserva.
In un momento il campo è disfatto, tutti gli zaini pronti, la partenza avviene alle ore 6 […] stradina Mezzano Imer poi si prende la destra del Cismone dov’è la stazione ferroviaria che porta a Feltre dove […]. Alle ore 8 ½ si rientra in terra Italiana […] 42 giorni scorsi. […] terra austriaca.
Appena si varca il vecchio confine una gioia […] a tutti, la fatica del tempo di guerra trascorso scompare sotto […] sentiamo come […] e specialmente quando si pensa che si è rientrati in Italia e dopo le dure fatiche ci sentiamo […] completamente . Tutti i volti dei baldi bersaglieri sono solcati da segni di gioia e di entusiasmo di canti anche l’atmosfera sembra che canti […] quella delle terre irridente che ancora sono indecise della loro sorte. Varcato il confine la nostra fanfara che non abbiamo intesa da parecchio tempo , fa echeggiare le sue allegre marce dalle nostre orecchie e […] fino a perdersi per arrivare […] contadini che vediamo presto affollarsi e […] al nostro passaggi. Sui volti dei contadini è scolpita la speranza che […] nella vittoria finale di questa. Da essi e dalla coltivazione di questi luoghi […] della guerra perché tutti i campi sono ben coltivati e le popolazioni sono tranquille, in tutta Strada ci accompagna sempre la fanfara e noi contanti e allegri cantiamo le fiere canzonette dei bersaglieri, ovunque possiamo siamo acclamati le… e graziose signorine di questi luoghi ci sorridono e ci offrono acqua semplice e con marsala […] ciò che noi ben volentieri gradiamo e presto ripartiamo verso la meta. A molte madri destiamo commozione tanta che piangono. Attraversiamo il bellissimo ponte ‘Oltre sul Cismone che a questo punto trova ostacoli artificiali che forma n lago quale da una cascata artificiale mette le sua acque al ponte della Serra dov’è anche il ponte di Sant’Antonio, muovendo grandi motori elettrici illumina i vicini paesi. Allo stabilimento dove sono questi grandi motori ci siamo fermati per pochi minuti tutto il reggimento ed io ho profittato di tale occasione per cercare nuovamente l’amico Alfredo Negroni il quale l’ho presto trovato e ci siamo caramente abbracciati. Meline si chiama il punto dov’è lo stabilimento elettrico. Attraversiamo Fonzaso con fanfara e canti e tutto il popolo è accorso per le vie acclamandoci. dopo Fonzaso siamo giunti nelle vicinanze di Arst [ndt Arten] ove ci siamo accampati in una bellissima valle coltivata gran parte di granturco e le coline circostanti a vigneti. Il percorso è stato bello per la qualità della strada, ma faticoso e duro per il caldo e la polvere causata dalla nostra marcia e dall’andirivieni sempre continuo di trasporti militari. In tutti i paesi e in tutti i casali di campagna vi sono soldati di ogni corpo e preparativi febbrili per il buon andamento e il buon esito della guerra.
Si mangia il rancio alle ore 10. Nella serata ricevo cartoline da Papini Patrizio che è in guerra e da Giulio Monti
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