Alle ore 5 dopo consumato il caffè vado dalle mie conoscenti di Prade e consumo del buon latte e pane con loro in compagnia fino alle 8, ora in cui monto di guardia per il secondo turno della giornata. In generale la stagione incomincia a farsi bella, ma durante ogni giornata non manca la pioggerella di pochi minuti, che non fa altro che far sollecitare a questi poveri contadini la falciatura e la sistemazione del primo fieno che tutti in questo periodo falciano. Dicono i contadini che nell’agosto i campi si falciano nuovamente dato che la temperatura in generale è fresca e le piogge continue che servono a mantenere verdeggianti le innumerevoli colline Tutti si augurano che il fieno della stagione in corso, occorra soltanto per l’allevamento del bestiame, unico sostegno principale di questi popoli, e non occorra invece come quello che è nelle cascine, il quale serve in gran parte a far riposare le stanche membra di noi soldati venuti qui a compiere un grande dovere che richiede fatiche e sacrifici non solo da parte nostra, ma anche da parte di questa povera gente che costretta a privarsi in parte del loro poco rimastogli per facilitare a noi la nostra azione guerresca.
Alla 1.30 ho un po’ di tempo del quale approfitto per lavare della biancheria che ho sporcato. Alle ore 6 monto di guardia. Alle ore 7 mentre vado dalla cortese famiglia a preparmi la cena, il caporal furiere mi avverte che è giunto il pacco che mamma mi ha spedito. Lo vado a ritirare e lo porto dove faccio la cena ed apertolo distribuisco parte dei dolci che contiene alla famiglia che mi ospita e favorisce. La ritirata viene portata alle ore 9 e così negli accampamenti si comincia a stare allegri la sera ed il canto di canzoni patriottiche, allegria suscitata dal rifornimento di vino e viveri che ha il paese dall’Italia così si può finalmente spendere qualche soldo a qualche ristoro oltre il rancio.