Appena si monta la guardia agli avamposti, incomincia una bella pioggia che cessa alle ore 10, da quest’ora fino alle ore 2 si vedono spesso luci di potenti riflettori nemici che scrutano le nostre posizioni ma a nulla riescono perché l’accampamento è ben coperto.
Finito il lavoro dei riflettori si ode nella linea dei nostri avamposti una piccola scarica di fucileria contro il nemico la quale basta a mettere l’allarme in tutti perché ci precipitiamo alle trincee aspettando qualche assalto nemico, che non si verifica. Sono le ore 2 ed ancora non possiamo sapere l’esito di quelle fucilate notturne, qui siamo nel Tirolo, ossia quasi sotto il passo di Roll [ndt Passo Rolle], famoso punto strategico e fortificato che noi dovremo espugnare per aprirci la via verso Trento. Anche qui come nel Trentino abbondano i boschi di abete pino selvatico, ma vi sono più frequenti casette come già dissi e praterie sempre però nei sentieri di alti monti. I pochi contadini sono in prevalenza magri, ma i ragazzi sono coloriti ben formati e belli. Tutti gli abitanti però camminano un po’ curvi forse perché sono abituati a salire su queste ripide montagne. L’industria è anche qui esclusivamente del latte da vacca.