dopo aver consumato latte e caffè alle ore 5 sappiamo che i battaglioni del nostro Reggimento con essi il 2 bis e il 17 avanzano di avanguardia ad un’intera divisione e noi facciamo a questi di retroguardia e perciò con sollecitudine ci prepariamo all’assetto di guerra pronti se fossimo chiamati da chi avanza in loro aiuto.
Nel frattempo che aspettiamo ordini il nostro capitano come quelli delle altre compagnie ci raduna e ci dimostra con chiarezza il nostro compito da eseguire e cioè ci dice la distanza che ci separa da Trento ossia 80 km circa e ci dice che troveremo poche truppe sul tragitto ma la resistenza la troveremo intorno a Trento dove il nemico si è ritirato e fortificato. Contemporaneamente si odono le campane dei vicini Fiera di Primiero e Tonadico che risuonano a festa perché in quel momento passano nei detti paesi i nostri bersaglieri dei due sunnominati battaglioni che avanzano ossia salutano con gioia la loro presenza in massa colla speranza che si avviano a liberare altri popoli come loro oppressi.
Dopo i commenti del suono delle campagne il nostro capitano ci spiega i motivi che ci hanno condotto a questa dolorosa guerra e contro questo nemico, leggendoci poi sul Corriere della Sera lo storico patriottismo chiaro preciso entusiastico discorso pronunciato dall’onorevole Salandra in Campidoglio a Roma il giorno 3 corrente alla presenza di tutta la cittadinanza eletta di questa città discorso in contrasto di quello pronunciato dal ministro dell’interno Germanico e del proclama contro l’Italia pieno di ingiurie e di offese lanciato da Francesco Giuseppe al suo popolo. Alla fine dello splendido discorso dell’On. Salandra tutti i bersaglieri pieni di coraggio fermo e duraturo e di entusiasmo patriottico, lanciano fieramente il grido di Viva l’Italia il quale dai nostri petti per mezzo delle nostre gagliarde e tonanti voci echeggia in questo Trentino irridente che ci apprestiamo con sollecitudine a liberarlo restituendo così all’Italia i suoi confini naturali e con questi la sicurezza della sua […] di grande potenza civile. Dopo di ciò si sciolgono le righe rimanendo tutti pronti per un’eventuale chiamata.
La giornata è splendida una cioè delle rare in queste regioni e con ciò sembra che Dio voglia aiutare e proteggere la nostra gusta causa col facilitare col bel tempo la nostra faticosa azione. Alle ore 2 il nostro Capitano ci chiama in adunata e ci spiega le regole per la fucileria contro aereoplani e dirigibili, quindi alle ore 4 ci porta a fare la cinquina e questa volta prendo £ 5,80 perché ho una cinquina arretrata, dopo mi riesce ad avere una copia della Tribuna Illustrata nella quale vi è la prima pagina a colori che riproduce un attacco vittorioso alla baionetta dei bersaglieri e nell’Interno alcune fotografie di Roma e le dimostrazioni di questa città, ciò mi fa pensare un po’ al tempo passato e congetture se potrò nuovamente rivedere con i miei occhi ciò che della eterna Roma ho visto fotografato nell’interno di quel giornale. Alle ore sei mi viene comandato di montare di guardia e vado a dare il cambio.
La giornata è splendida e sembra che la notte voglia assistere con favore alla mia sorte, e cioè di essere buona così il mio servizio di guardia si rende meno faticoso e difficile. Alle ore 9 mentre sono di guardia viene un bersagliere e ci comunica che nella giornata di oggi un plotone di bersaglieri della 6° compagnia è stato attaccato dal nemico e a dovuto ripiegare perché in pochi uomini, contemporaneamente viene un ordine di togliere la guarda alle ore 3 della notte e quindi togliere l’attendamento ed avanzare in cerca del nemico.