L’acqua cade a più non posso. Alle ore 1 dopo la mezzanotte giunge l’ordine di portarci a Luico e presto incominciamo il movimento di partenza. La notte è buia indicibilmente. Vado a Zuodar sveglio la cara Tonina Crainich, la saluto e poi con un fiasco rotto a metà contenente una candela accesa attraverso alcuni sentieri di montagna per portarmi a Ravna dove prendo la strada militare del M. Cucco. Precedo solo il Batt.ne per fare il prelevamento di viveri. Giungo a Luico alle ore 5 ½ del mattino, bagnato da capo a piedi. Piove sempre e con violenza maggiore, ogni rigagnolo è divenuto un fiume e tutti sbarrano le valli e le strade con le loro acque abbondanti e rumorose tanto da provocare danni, ritardi e ostacoli sul funzionamento dei servizi. Il Battaglione giunge a Luico alle ore 9 e prende alloggio in paese mentre le salmerie rimangono sempre sotto le tende. Le sofferenze per la grande umidità sono grandi e quasi tutti siamo costretti a tenere in dosso i vestiti bagnati. Si propagano sempre più le voci di probabile offensiva nemica.
14 ottobre 1917 “Le sofferenze per la grande umidità sono grandi”
14 Ott
Questa voce è stata scritta da fabpetra66 e pubblicata il 14 ottobre 2017 su 08:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1917, Bersaglieri, First World War, grande guerra, Luico, Prima Guerra Mondiale, Tonina Crainich, Zuodar.
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