Una tenda è il mio ufficio e alloggio. I paesetti sono bruttissimi, tetti di paglia e poche case, il più grande può contare non più di 25 famiglie. Vi sono le sole strade fatte ora per uso militare, altrimenti si accedeva in questi luoghi difficili, con bruttissime mulattiere. La popolazione parla slavo e Italiano ed è molto lavoratrice. Ogni famiglia ha le sue vacche ed il terreno non è incolto neppure un palmo. Il nostro servizio consiste nel trasporto munizioni che si accumulano per la prossima offensiva. I salmieri nella notte vedono Tolmino a poche centinaia di metri e passano a Volzano [ndr. ?]. Il movimento è incessante, i preparativi procedono alacremente e con febbrile attività. Siamo nell’ultimo paesetto italiano e il nostro confine vecchio è poche centinaia di metri più innanzi. Furiosi bombardamenti si odono vicini e noi corriamo a vederne gli effetti dalle alture vicine.
26 luglio 1917 “Siamo nell’ultimo paesetto italiano”
26 Lug
Questa voce è stata scritta da fabpetra66 e pubblicata il 26 luglio 2017 su 08:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1917, Bersaglieri, First World War, grande guerra, Prima Guerra Mondiale, Tolmino.
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