Di buon ora vado a Caporetto per acquistare generi per i festeggiamenti di domani e faccio ritorno a Serpenizza alle ore 12. Alle ore 4 si odono le trombe dei reparti suonare con insistenza ripetuti all’arm, noi abbiamo l’ordine di tenerci pronti, ma ignoriamo la causa di tutto ciò. Presto viene sospeso ogni movimento e sappiamo che forti attacchi nemici si sono sviluppati nella Conca di Plezzo e dopo lotta furiosa sono stati dai nostri respinti, quindi non necessita di rinforzi. Si ode il cannone rombare con rabbia e i pezzi su Jana Planina fare un fuoco d’inferno. Alle ore 7 un nuovo all’arm e tutti pronti dal primo, si sono presto mossi e tutto il mio Reggimento e reparti di altri corpi si sono portati nei punti destinati ai rinforzi. I cannoni d’artiglieria e colonne di mulo portano munizioni e viveri seguendo i loro reparti e più tardi le retrovie di qui, rimangono morte, senza vita, poiché tutto è stato gettato in Conca per arginare il nemico se tentasse azioni serie. Tutta la notte passa muta, il suo silenzio è rotto dai soli trasporti di munizioni che affluiscono in Conca, gli uomini tacciono e compiono tutti il loro dovere con calma serena.
17 giugno 1917 “ripetuti all’arm”
17 Giu
Questa voce è stata scritta da fabpetra66 e pubblicata il 17 giugno 2017 su 10:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1917, Bersaglieri, Conca di Plezzo, First World War, grande guerra, Jana Planina, Prima Guerra Mondiale.
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