Il movimento di truppe con camions si fa sempre più denso, ma confuso talmente che non si capisce nulla. A riguardo del nostro Reggimento circola fantastiche voci e confuse. Le artiglierie nella zona di Tolmino tuonano sempre e così ricominciano anche nel nostro settore. Alle ore 12 scrivo cartoline a Marcella, Saly e Mamma. La sera vado per la prima volta a Cersara nella conca di Plezzo, dove essa si trova, gusto il fuoco di fucilerie e mitragliatrici nonché di razzi luminosi che i nostri ed il nemico piombano sul e dal Piccolo e Grande Javorcek, Rombon, Slaternich ecc. Giungo ai baraccamenti e parlo col cap. Lupi il Ten. Gambella e mi trattengo con esso fino alle ore 12 della notte. Mentre sono con i Sig. Ufficiali giunge il comunicato Cadorna annunciante la vittoriosa offensiva sul Carso e sappiamo dei 3600 prigionieri ed altro artiglierie materiali ecc. Nella conca si emettono grida di gioia e con megafoni seguiti da fuoco si annunciano al nemico le nostre vittorie. Tra le festevoli grida dalle nostre trincee rientro a Serpenizza alle 3 e ½.
7 agosto 1916 “vittoriosa offensiva”
07 Ago
Questa voce è stata scritta da fpetrassi e pubblicata il 7 agosto 2016 su 05:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1916, Alpi Giulie, Bersaglieri, Cezsoca, First World War, fronteitaloaustriaco, grande guerra, Prima Guerra Mondiale.
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