Alle ore 17 monto di guardia e mentre sono in servizio giunge l’eco della mia protesta di ieri e quindi mi fanno smontare dal servizio e mi lasciano a disposizione del cappellano. Alle ore 11 dopo aver fatto tutte le pulizie nello studio di Don Alessandro in casa di Don Giuseppe Purgato scrivo una cartolina a Padre Lorenzo, una a Pietro Guadagnoli una a Lenzi Concetta e una a zia Assunta. Alle ore 12 mi porto a Valle S. Floriano dov’è una frazione di Marostica che prende il nome della valle. In fondo si divide in due parti dalla sinistra si trova il più bel ritrovo oltre alle scuole ed anche la casa della Signorina Maria Mosele con la sua vaccheria. Codesta Maria Mosele è una della famiglia proprietaria della principale latteria di S. Floriano la quale con la sua abbondante produzione fornisce del latte alla Signora Luigia Tombai in Marostica ossia a colei la quale a me somministra del latte ogni mattina e mi cucina la cena della sera. Dalla Sig. Tombai ebbi motivo di conoscere la fornitrice di latte sig.na Maria Molese la quale mi invitò di recarmi alla sua vaccheria e magari anche accompagnarla nel suo ritorno da Marostica alla valle S. Floriano.
Con la gentile Maria sempre ci diciamo tante cosette amichevoli e qualche volta anche di affetto giovanile. Nella parte destra della frazione si va sempre su un monticello a ridosso del quale sono fabbricate le poche case e più su ancora il Cimitero con una bellissima chiesa dalla quale si ammira tutta la valle S. Floriano e Marostica fino dove arriva l’occhio nudo altrimenti la posizione permette la vista di gran parte della pianura Veneta. Questa passeggiata mi è stata favorita col sottrarmi da una marcia di battaglione lunga ben 35 Km.