Alle ore 8 sappiamo che dal reggimento partono per Roma alcuni ufficiali e graduati destinati ad istruire le reclute del 1896 e così in giornata ci vediamo alcune partenze del mio 4° battaglione. Alle ore 9 un aeroplano nemico profitta del bel tempo e vola sopra di noi senza però molestarci. Oggi per la prima volta indosso la pettorina di pelliccia donatami dal Monsig. Franceschini. Alle ore 10 alcune cannonate nemiche arrivano sul Toraro in cerca delle nostre batterie pesanti ma non riescono nell’intento. Nel pomeriggio giungono fra noi parecchi 152 nemici ma senza effetto. Alle ore 4 scrivo una lettera a Padre Lorenzo. Il freddo si fa sempre più sentire e siamo costretti a mangiare il pane gelato e quindi durissimo. Tutti ci copriamo le tende con baracche di rami d’abete per difenderle dalla neve e dal freddo. Nella serata le voci ottimiste sono molto diffuse specialmente perché ai nostri ufficiali sono loro ritirati i cappotti invernali. Alcuni dicono che fra 4 o 5 giorni andremo a riposo, ma poi ci facciamo pessimisti perché siamo stati non poche volte trastullati da simili voci.
18 novembre 2015 “Il freddo si fa sempre più sentire “
18 Nov
Questa voce è stata scritta da fpetrassi e pubblicata il 18 novembre 2015 su 09:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1915, Alpi trentine, Alpi venete, Bersaglieri, First World War, fronteitaloaustriaco, grande guerra, Monte Toraro, Prima Guerra Mondiale.
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