È il secondo degli otto giorni che dobbiamo passare in questo luogo di guardia notte e giorno e sembra grazie a Dio che il nostro difficile compito sia reso più facile dalle splendide notti chiare dalle giornate autunnali che fino ad ora non si sono mai avute, durante questa campagna. Alle ore 8 sappiamo che il nostro 17° battaglione che ha accerchiato il Monte Coston ha presi 5 ufficiali e 60 uomini nemici arresisi, che si trovano stretti nella morsa e si sa che dentro ve ne sono ancora degli altri che non tarderanno molto a seguire i primi. Dopo che il nostro 17° batt. ha accerchiato il detto Monte, il nemico che vi era dentro veniva rifornito dai suoi areoplani che ivi passavano gettandogli sacchi di pane ed altro, ma spesse volte il rifornimento non cadeva proprio sul bersaglio, quindi il nemico era costretto ad uscire dai rifugi per prendere la roba gettatagli ed allora i nostri che circondavano il Monte facevano fuoco su chi vedevano. Lo stato degli assediati si fa sempre più difficile e non tarderanno a finire di arrendersi. Alle ore 9 scrivo una cartolina a Mamma. Il resto della giornata passa tranquilla per noi, ma non per gli artiglieri i quali si scambiano cannonate col nemico.
24 settembre 1915 “Lo stato degli assediati si fa sempre più difficile”
24 Set
Questa voce è stata scritta da fabpetra66 e pubblicata il 24 settembre 2015 su 01:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1915, 2° Reggimento, 4° Battaglione, 5° Compagnia, Alpi trentine, Alpi venete, Bersaglieri, grande guerra, mamma, Prima Guerra Mondiale.
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