Alle ore 6 andiamo nuovamente ai lavori stradali: presto un aeroplano nemico appare sull’orizzonte e ci segnala, quindi poco dopo siamo stati bersagliati di pochi colpi di cannone, innocui. Alle ore 12 ci viene l’ordine di sospendere i lavori e ritirarci all’accampamento dove ben presto giungiamo ed apprendiamo che siccome l’azione della notte scorsa è ancora nelle sue fasi, quindi noi alla sinistra dobbiamo essere pronti per guardare questo fianco, e così passiamo fino alla sera l’intera giornata sempre armati. Alle ore 2 ricevo una cartolina di Monsign. Franceschini firmata anche da Don Gerardo da Rodolfo Menicucci e da Giulia Gentile ed una cartolina del sig. Andrea Brandani. Profittando dell’attesa del nemico, profitto di distribuire alcuni giornali agli amici e compagni, che mi da il cappellano allo scopo di tenere al corrente tutti degli avvenimenti e di abituarli a leggere la buona stampa: i giornali sono il Corriere d’Italia di Roma, l’Avvenire d’Italia di Bologna e l’Italia di Milano, tutti giornali cattolici. Come al solito nella serata col cappellano recitiamo il S. Rosario al chiaror della Luna. Alle ore 8 mi giungono una lettera di mamma ed una da Montecelio dell’amico [?].
17 settembre “profitto di distribuire alcuni giornali agli amici e compagni”
17 Set
Questa voce è stata scritta da fabpetra66 e pubblicata il 17 settembre 2015 su 01:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1915, 2° Reggimento, 4° Battaglione, 5° Compagnia, Alpi venete, Bersaglieri, fronteitaloaustriaco, Prima Guerra Mondiale.
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