Incomincia la giornata col volo d’aeroplani nostro e nemico, poi presto le artiglierie hanno incominciato un vivo bombardamento. I forti Dosso del Sommo e Planz sono l’obbiettivo delle nostre artiglierie le quali hanno ridotto i monti dove sono i forti in un mucchio bianco di rovine. Alle ore 10 incominciano le artiglierie nemiche a bombardare il Maronia e costringono le sentinelle a ritirarsi nella galleria. Alle ore 11 ricevo una lettera di Padre Lorenzo. Alle ore 5 una granata nemica scoppia vicino al mio posto di guardia e ferisce tre della mia guardia Insillo [?], Zarillo, Rubagotti dei quali vanno all’ospedale i soli Insillo [?] e Zarillo feriti non gravi. Durante la giornata si ritirano dal Maronia la 6° compagnia e il Comando del Battaglione e il Monte rimane a custodia della 5° Compagnia. La vita sul Maronia è un po’ dura, si mangia un solo rancio che si va a prendere la notte per sottrarsi dai tiri delle artiglierie nemiche, e consumato la mattina. Acqua un […] al giorno, vino 1 quinto e altrettanto caffè, tutto in una sola consumazione. Si dorme qualche ora ogni due giorni nella galleria e il resto delle notti si vive in trincea. Alle ore 7 smonto di guardia e vado alle ore 9 insieme col mio plotone a prendere gli zaini lasciati la notte dell’avanzata sul Monte Termine 20. Nel pomeriggio ha nevicato e il vento di Nord ha incominciato a soffiare violentissimo e freddo.
22 agosto 1915 “una granata nemica scoppia vicino al mio posto di guardia”
22 Ago
Questa voce è stata scritta da fabpetra66 e pubblicata il 22 agosto 2015 su 01:00. È archiviata in Avanzata, Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1915, 2° Reggimento, 4° Battaglione, 5° Compagnia, Alpi venete, Bersaglieri, Dosso del Sommo, fronteitaloaustriaco, grande guerra, Monte Maronia, primaguerramondiale, Termine 20.
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