La mattinata è silenziosa e calma. Apprendo da un compagno che è ritornato da Arsiero che alcuni giorni or sono venne, dalla nostre artiglierie, abbattuto un’aeroplano nemico sul quale oltre al pilota che fu trovato morto vi era il Sindaco della Città di Selva, il quale accompagnava il pilota informandolo di quanto facevano le nostre forze, raggruppate sul fronte indicandogli alcune posizioni. L’infedele traditore Sindaco fu presto, giustamente fucilato. Il compagno mi dice, anche, che in tutti i paesi che sono in stato di guerra la vigilanza civile è scarsissima e tutti i cittadini non possono rimanere fuori dalla loro abitazioni più tardi delle ore 9 di sera ora in cui tanto il paese come le abitazioni debbano rimanere completamente al buio. Tali misure le esige la guerra moderna prima, poi in questi luoghi, specialmente per non far ripetere alcuni atti di tradimento e d’infedeltà commessi dagli abitanti, benché italiani, informando il nemico di giorno e di notte con segnalazioni. Alle ore 7 monto di guardia agli avamposti.