Alle ore 7 tutti armati e pronti per recarci al funerale in suffragio dei nostri compagni bersaglieri caduti. Alle ore 7 ½ partenza e subito ci troviamo sul campo denominato da noi Piazza d’Armi. Qui troviamo un tumulo coperto prima di panno nero rigato in oro e soprattutto una grande bandiera tricolore. Poco più avanti un bellissimo altare su cui sovrasta una croce dorata e alcuni candelieri, la S. Messa ovvero il funerale viene celebrata da Don Alessandro cappellano del 17° battaglione. Tutto il reggimento è presente alla cerimonia ossia 4 battaglioni il 2bis 4° 17° e 41°0 del 4° Reg. Bersaglieri il quale è stato sempre a noi aggregato. Tutto il reggimento viene ordinato in plotoni affiancati. Alle ore 9 sta per giungere il sig. Colonnello De Negri. Subito baionetta in canna, tutti gli ordini vengono dati dal Colonnello Martinengo e subito si odono voci di altri comandanti i reparti comunicarli alla truppa. Alle ore 9 ¼ entra il sig. Colonnello al campo; presentat armi i battaglioni e la fanfara intona l’inno reale.
Sono più migliaia di baionette che sovrastano i capi piumati e brillano alla luce del sole di questa bella giornata. Armi al piede e pied’armi; poi subito incomincia la S. Messa. Durante la celebrazione il silenzio è religioso in mezzo a tante centinaia di giovani ed a molto popolo che si è assiepato nei dintorni. Ad un certo punto una voce si eleva dall’altare e attrae la nostra attenzione. Il silenzio è sempre più perfetto: è Don Alessandro De Rossi il cappellano del 4° battaglione che pronunzia un bellissimo discorso commemorando i morti e infondendo patriottismo ai presenti, il bravo cappellano testimone oculare di tutte le nostre gesta è ben ascoltato e tutti si mostrano soddisfatti del suo dire. Dopo di lui ci viene dato l’attenti; è il sig. Colonnello De Negri che parla. Anche questi pronunzia un bellissimo discorso spiegandoci le ragioni della nostra permanenza qui a Marostica e della prossima licenza tutte cose a noi già note. Finto tutto incominciano le fanfare dei rispettivi battaglioni a far strada e così lasciamo il campo. Rientriamo in città e sappiamo di dover sfilare di corsa dinanzi al sig. Colonnello il quale si trova sulla Piazza principale del paese. Entriamo a passo veloce a Porta Bassano dove udiamo la fanfara che suona la corsa subito di corsa attraversiamo la piazza salutiamo il sig. Colonnello e giriamo per entrare nelle rispettive caserme. L’eco delle trombe fa radunare nella piazza gran parte della popolazione la quale sorridente ci ammira e con lo sguardo sembra voglia compiacersi della nostra bella corsa e delle nostre manovre. Tutto il reggimento sfila ordinato e senza incidenti di sorta. Alle ore 11 ricevo una cartolina del Sig. Antonio Gentile. Fino a sera nulla di nuovo.