Alle ore 7 ricevo una cartolina dal Zia Pia Mattei e nello stesso tempo ne scrivo una a Mamma. Fervono sempre più i lavori di baraccamenti e trinceramenti e tettoie e si viene forniti di caloriferi e di altri corredi per far essere meno pesante e difficile l’inverno o a noi o a quelle truppe destinate a passarlo qui, dove ci dicono, che le nevi raggiungono l’altezza di anche 5 metri e sono soggette a valanghe perché i monti sono alti e ripidi. Circa l’avanzata di cui si parlava nei giorni prossimi scorsi, incominciano a circolare voci ottimiste ossia che è stata sospesa e perciò presto andremo a riposo. La notte 10-11 ha nevicato e piovuto, ma la neve ha avuto il sopravvento sulla pioggia e quindi ci leviamo e usciamo dalla tenda e ci troviamo circondati dal vasto panno bianco. La giornata si presenta bella e così continua. Alle ore 3 vediamo per la prima volta in questo luogo un camion miltare il quale è venuto per provare se la strada qui sorta frutto dei nostri lavori nelle soste guerresche permette ai camion di transitarvi e quindi portare il necessario alle truppe. L’autocarro cammina e manovra ma non sappiamo se è soddisfatto dei nostri lavori. Alle ore 6 ricevo una cartolina dal Sig. Edmondo Wesserman firmata da alcuni dei miei colleghi di negozio quali Brandani A, Paolini O, Palombi A, Nocentini Raffaello.
11 novembre 1915 “per far essere meno pesante e difficile l’inverno”
11 Nov
Questa voce è stata scritta da fpetrassi e pubblicata il 11 novembre 2015 su 05:00. È archiviata in Campagna Italo Austriaca, diari con tag 1915, Bersaglieri, First World War, fronteitaloaustriaco, grande guerra, mamma, Prima Guerra Mondiale.
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